Cernusco e Segrate, sale studio e biblioteche. Una precisazione

In merito alla notizia pubblicata in un trafiletto in taglio alto, sulla pagina 9 della ‘Gazzetta della Martesana’ di sabato 28 ottobre, dal titolo ‘Cernusco come Segrate? La strada è ancora lunga’ vogliamo contribuire alla discussione chiarendo un’ imprecisione già riportata in alcune riunioni pubbliche durante la campagna elettorale. Questo perchè noi bibliotecari siamo un poco fissati con la correttezza dell’informazione, e perchè si parla di noi.

Si discute di un ampliamento serale dell’apertura della nostra biblioteca per accogliere gli studenti, indicando come esempio virtuoso la situazione di Segrate.

Il fatto è che la biblioteca di Segrate non è un esempio di ‘biblioteca aperta nelle ore serali’. Consultando le pagine web e chiedendo delucidazioni alla direzione della biblioteca di Segrate si evince che la ‘sala studenti’ (così è chiamata) è situata in un centro civico polifunzionale, a pian terreno, sorvegliato in settimana dal servizio di portierato comunale e, nelle sere e eventuali domeniche, da un addetto di una cooperativa. La sala studio è assolutamente autonoma nello spazio e nell’organizzazione dalla biblioteca, situata al primo piano.

La biblioteca di Segrate rimane aperta settimanalmente 48 ore e mezza, contro le 50 ore di quella di Cernusco, che vanta da tempo l’apertura più ampia nell’ambito del ‘Sistema bibliotecario Nord est Milano’. Segrate possiede più centri civici con sale studenti aperte la sera,  e anche alcune sedi decentrate della biblioteca, tutte con la stessa logica gestionale.

Questo è quanto..

CERNUSC7

Lascia un commento